La Guardia di Finanza ha denunciato i titolari di una cooperativa di Rivalta Scrivia accusati di aver organizzato corsi di formazione fantasma.

Un appartamento, tre auto, conti correnti, titoli, e una polizza vita, che ultimamente va tanto di moda; questi beni, stimati per il valore complessivo di 257mila euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Tortona a cinque individui, titolari di una cooperativa di facchinaggio di Rivalta Scrivia, ritenuti responsabili dei reati di truffa aggravata ai danni dello Stato in concorso e falso ideologico.  I  257mila euro, corrispondono pressoché al centesimo, guarda caso, al finanziamento pubblico erogato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che i cinque personaggi hanno percepito per organizzare un corso di formazione, che avrebbe consentito ai 147 operai della cooperativa, situata nell’interporto di Rivalta Scrivia, di acquisire competenze tecniche e professionali per innalzare gli standard di sicurezza nei settori dell’autotrasporto, del facchinaggio e della movimentazione merci. Il corso di formazione, secondo i documenti trovati negli uffici della cooperativa, si sarebbe svolto dall’ottobre 2012, al febbraio 2013. Peccato che gli operai, interrogati ad uno ad uno, abbiano negato di aver frequentato corsi né di formazione professionale, né di alcun genere.

Così, grazie ad approfondite indagini documentali e contabili, i Finanzieri del Gruppo di Tortona hanno scoperto che i responsabili della cooperativa, per poter ottenere il finanziamento pubblico, avevano prodotto registri delle presenze ai corsi palesemente falsi, così come false erano le fatture di acquisto di beni e servizi, effettivamente mai ricevuti

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore di Alessandria, Andrea Zito, si sono svolte nell’ambito di  una complessa attività di polizia giudiziaria, operata nel settore del contrasto alle frodi nei finanziamenti pubblici.