In due mesi la “tempesta” sull’asilo nido di Arquata Scrivia, almeno dal punto di vista organizzativo, è passata. L’attività è ripresa regolarmente da un mese nonostante le iscrizioni siano partite solo dal 9 luglio. Soprattutto, anche i bambini iscritti in sovrannumero nella lista parallela creata dalla ex direttrice Teresa Gandolfo hanno potuto prendere parte all’attività della struttura comunale. Per anni, infatti, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, partite in seguito dalla denuncia presentata a inizio anno dal sindaco Alberto Basso, la donna ha gestito un gruppo di iscritti in più rispetto ai sessanta previsti, incassando le rette, situazione per la quale è indagata per peculato e truffa ed è stata licenziata dal Comune, dopo essersi comunque dimessa. Ora si attende la chiusura delle indagini da parte della Procura di Alessandria e non si escludono novità rispetto a quanto scoperto finora, già di per sé eclatante, vista la fiducia che la Gandolfo riscuoteva fra gli amministratori comunali sia fra gli arquatesi. La donna finora si è difesa ammettendo di aver preso i soldi ma giustificando il suo comportamento con la ludopatia.

Per operare nella massima trasparenza, il Comune in estate ha stabilito una serie di criteri per l’iscrizione e creato una graduatoria pubblica. Anche grazie al passaggio alla scuola materna di circa trenta bambini nessuno dei circa dieci iscritti “illecitamente” dalla Gandolfo è stato escluso, venendo quindi regolarizzato. “I nostri consulenti – spiega l’assessore Nicoletta Cucinella – ci hanno spiegato che l’iscrizione effettuata in quella maniera dalla Gandolfo era comunque valida poiché stipulata in buona fede con una persona che in quel frangente rappresentava il Comune”. “Quest’anno – continua Cucinella -, a causa di quanto è avvenuto, le iscrizioni, anziché in primavera, sono avvenute solo durante l’estate, a partire da luglio, e abbiamo dovuto fare una corsa contro il tempo per riuscire a far trovare l’asilo pronto a settembre. Per fortuna, grazie all’impegno di tutti, a cominciare dal responsabile del settore Ercole Zanassi e della coordinatrice psicopedagogica dell’asilo, Anna Pisante, ci siamo riusciti”.

Il Comune sta ancora effettuando i conteggi delle rette di cui si sarebbe appropriata la Gandolfo negli anni scorsi, dati da consegnare alla procura ma anche alla Corte dei conti, alla quale sarà chiesto se toccherà alla ex dirigente risarcire il Comune oppure la richiesta dovrà prima essere presentata ai genitori dei bambini. L’amministrazione comunale opta per la prima ipotesi ma dovranno essere i giudici contabili a esprimersi.