Un rospo per dodici mesi

L'Armanàculu d'Sirvòu 2018 è il calendario da collezione

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Silvano d'Orba, sulla copertina del calendario la caratteristica immagine del rospo.JPG
SILVANO D'ORBA

“L’Armanàculu d’Sirvòu”, pubblicato dall’Associazione Culturale “Circolo Dialettale Silvanese Ir bagiu”, è un pezzo da collezione, che viene spedito anche all’estero. Per i pronipoti degli emigranti rappresenta il legame con il paese d’origine. Nei racconti e nei proverbi, tradotti in dialetto dagli storici del paese, che passano in rassegna usi e costumi delle festività dell’anno, i silvanesi sparsi nel mondo ricordano i modi di dire tramandati da nonni e bisnonni, partiti dal paese in cerca di fortuna. Ogni anno deve farne di strada ed è anche per questo che il calendario della tradizione arriva sempre per primo nell’Ovadese.

L’Armanàculu 2018 è stato presentato nei giorni scorsi, battendo sul tempo l’edizione artistica 2.0 e il calendario sportivo, che anche quest’anno animeranno il paese. Qui in genere gli almanacchi sono tre, quello dialettale è un “tòcu da luo”, cioè da conservare. “L’Armanàculu d’Sirvòu” 2018, ovvero la sedicesima edizione è come sempre tradotto in italiano, è pubblicato dal Bagiu in edizione limitata, circa 500 copie, a cura della storica Tipografia Pesce. La presentazione è stata patrocinata dal Comune di Silvano d’Orba, sono intervenuti la sindaca Ivana Maggiolino, Claudio Passeri, presidente del del Circolo “Ir bagiu”, insieme agli storici Pierfranco Romero, Giovanni Calderone, il fotografo delle orchidee di Silvano Marco Perasso e gli altri autori del calendario. Con i proventi del calendario l’associazione autofinanzia pubblicazioni e iniziative di valorizzazione della storia e del paesaggio locale. Il dialetto è come Ir Bagiu, cioè il rospo: in via di estinzione, ma gli appassionati si alleano con i naturalisti.

Dal 2015 ogni edizione riporta la stampa di un’orchidea autoctona, passando in rassegna di anno in anno le varietà caratteristiche del colle di San Pancrazio, al fine di valorizzare e salvaguardare le specie, messe a dura prova dai cinghiali, che scavano in cerca di cibo. “Dopo la precedente sosta per la pubblicazione del primo “Dizionario e grammatica del dialetto silvanese”, l’edizione del calendario è proseguita e ora si rafforza con nuove collaborazioni”, conclude il presidente Passeri.