Cure mediche gratuite anche per chi ha la pensione minima

È un'iniziativa di Caritas e Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona

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Il presidente della Fondazione Dante Davio, il vescovo Vittorio Viola e i medici Riccardo Prete e Dino Cavanenghi

Il poliambulatorio della Caritas, grazie alla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, ora offre assistenza gratuita anche ai titolari di pensioni minime che non possono permettersi di sostenere i costi di certi esami e cure mediche. Al Centro di ascolto medico di via Emilia 250, a Tortona, il giovedì, dalle 9,30 alle 11,30, troveranno assistenza medica qualificata e gratuita tutti i pensionati di Tortona e dei paesi del Tortonese. Il servizio è coordinato dai medici Riccardo Prete e Dino Cavanenghi, che effettuano le visite ordinarie e quelle specialistiche di Chirurgia, con l’aiuto di personale amministrativo volontario che si occupa di accogliere i pazienti, di ascoltarne le necessità e con la collaborazione di una trentina di medici specialisti ospedalieri provenienti da varie Asl del Piemonte che su appuntamento visitano i pazienti. L’iniziativa è stata presentata nella sala del Consiglio della Fondazione dal presidente Dante Davio, dal vescovo Vittorio Viola e dai medici Prete e Cavanenghi. Il poliambulatorio, operativo già da quattro anni, nato con l’intento di fornire assistenza medica gratuita alle persone indigenti – dalle visite ordinarie a quelle specialistiche, dagli esami diagnostici alle prescrizioni farmaceutiche – ha raggiunto importanti risultati con in media 600 prestazioni l’anno di cui il 60% a migranti e il 40% a italiani residenti. I dati del 2016 vedono 642 accessi con l’85% di visite ordinarie e il 15% di prestazioni specialistiche, prevalentemente odontoiatriche (130), oculistiche (34), pediatriche (10), dermatologiche (20), ortopediche (15), ginecologiche (5), internistiche (2), cardiologiche (2). Il poliambulatorio è dotato – grazie ancora una volta alla Fondazione – di un ecografo di ultima generazione e di un elettrocardiografo che possono offrire prestazioni in sede e con tempi brevi di attesa. «E’ una risposta immediata nei confronti di chi rischia di essere emarginato dal sistema sanitario – dice il presidente Davio -. Per questo la Fondazione ha deciso di collaborare affiancandosi alla Cei nel suportare e sostenere gli oneri del progetto». «La crisi sta portando sempre di più una grande sofferenza fisica nelle persone – dice il vescovo Viola -. Questo servizio vuole essere un segnale di vitalità della città per le persone che ne hanno bisogno». I poliambulatorio è aperto anche il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 11,30 (0131.867878).