Si era recato nel Centro Italia per acquistare banconote false e stava percorrendo l’autostrada A 26 per far rientro a Torino, quando all’altezza di Predosa è stato fermato dalla Polizia Stradale di Ovada e arrestato perché trasportava banconote e monete false . E’ accaduto nei giorni scorsi, il protagonista è un imprenditore di 55 anni, M.F. residente nel torinese, dove è titolare di un’azienda che opera nel settore dei servizi. A bordo della sua Renault Station gli agenti hanno trovato una borsa contenente 17. 500 euro in banconote da 20 e 50 euro tutte di nuovo taglio, oltre a chili di monete da 2 euro, sempre false. L’uomo avrebbe dichiarato di essere ricorso al finto denaro per far fronte a momentanei problemi di liquidità e per incrementare gli introiti. L’aspetto più convincente della vicenda è la rapidità con la quale l’uomo è stato individuato dagli agenti su segnalazione del barista dell’Autogrill Stura di Belforte Monferrato.

L’ultima tappa sul tragitto del rientro gli è stata fatale. Durante il viaggio verso casa l’uomo aveva già speso varie banconote, ma all’autogrill prima di Ovada il barista si è accorto di un’anomalia sul biglietto da 20 euro e ha chiesto all’avventore un’altra banconota. Il pagamento è avvenuto regolarmente, ma appena il torinese ha lasciato il locale, il barista ha telefonato alla Polizia stradale di Belforte, spiegando l’accaduto e fornendo particolari importanti per il riconoscimento, avvenuto a circa 20km di distanza dall’area di sosta. Quando si dice l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e cittadini.

Non accadono spesso fatti di questo tipo. In circolazione ci sono tante banconote false, ma non tutti se ne accorgono in tempo e quasi sempre chi riesce ad evitare la fregatura non informa le forze dell’ordine. Questa volta ad insospettire l’esercente oltre alla finta banconota, sarebbe stato anche l’atteggiamento dell’acquirente, che si è allontanato in fretta. E’ stato giudicato per direttissima e condannato ad un anno di reclusione.