ospedale di Tortona

Un documento unitario per il potenziamento dell’ospedale di Tortona, per ben due volte trasformato in Covid Hospital, aumentando i disagi dei cittadini per l’accesso ai servizi sanitari. Tutti i gruppi consiliari hanno messo a punto un ordine del giorno che sarà approvato nella seduta di lunedì 15 marzo. In rappresentanza della comunità tortonese, il sindaco e il consiglio comunale chiedono al presidente del Piemonte Alberto Cirio e all’assessore alla Sanità Luigi Icardi di avviare un confronto per superare i limiti della delibera 1/600 del 2014 e garantire i servizi di cui la popolazione di Tortona e del Tortonese ha bisogno, oltre che per potenziare la medicina territoriale e per considerare una revisione del piano sanitario regionale successiva al potenziamento.

Di seguito il testo del documento.

 

“L’Italia, così come l’Europa e il mondo, stanno fronteggiando da un anno gli effetti della pandemia di Covid19 che continua a diffondersi con livelli preoccupanti di contagio; nel mondo sono stati ampiamente superati i cento milioni di contagi con oltre due milioni di decessi, nel nostro Paese i casi sono più di 2 milioni e mezzo e i deceduti si avvicinano alla soglia di 100.000.

Tortona si è trovata e si trova in prima fila nella lunga battaglia contro il Covid perché, seriamente colpita dall’epidemia nella prima fase, ha visto il suo ospedale trasformato in Covid Hospital il 3 marzo 2020 per decisione dell’Unità di Crisi della Regione e, dopo la riapertura di reparti esistenti, di ambulatori e del pronto soccorso a seguito del relativo miglioramento della situazione epidemica nell’estate scorsa, la decisione è stata rinnovata dal primo novembre 2020.

In questo arco di tempo sono stati più volte formulati apprezzamenti per la qualità della struttura ospedaliera tortonese e per l’abnegazione del personale impegnato nella cura dei malati di Covid, vi sono state promesse sul potenziamento dell’ospedale cittadino quando l’emergenza fosse passata, è stato reso noto a mezzo stampa da parte di importanti soggetti privati l’interesse a intervenire nella sua gestione.

D’altro canto i tortonesi, a causa della destinazione dell’ospedale a Covid Hospital, hanno visto aumentare i disagi per l’accesso ai servizi sanitari, già in parte sperimentati per il precedente declassamento del nosocomio cittadino e del suo pronto soccorso, in un territorio esteso con numerosi piccoli centri collinari distanti dai DEA e dai presidi sanitari maggiori.

Il 5 novembre 2020, pochi giorni dopo la seconda riconversione a Covid Hospital dell’Ospedale di Tortona, è stata inviata una lettera da parte del Sindaco di Tortona all’Assessore Regionale alla Sanità e, per conoscenza, al Presidente della Regione Piemonte con oggetto “Riconversione post Covid. Richiesta impegni regionali”, esponendo le necessità e le richieste relative al potenziamento dell’Ospedale di Tortona:
– riclassificazione del Pronto soccorso come DEA di I livello;
– riapertura dei reparti di Cardiologia e Rianimazione (indispensabili per il DEA);
– riapertura di Neurologia almeno come struttura semplice;
– attivazione di un day hospital pediatrico a supporto dell’ambulatorio;
– ampliamento degli orari degli ambulatori già presenti;-
– completamento ed apertura, nei tempi più brevi possibili, del nuovo reparto di Riabilitazione che da anni è stato previsto, ma non ancora realizzato;
– aumento dell’organico in forza all’Ospedale per garantire l’efficienza dei servizi attuali ed in numero adeguato al potenziamento richiesto.

Che altresì, ad integrazione del punto 6 (completamento ed apertura, nei tempi più brevi possibili, del nuovo reparto di Riabilitazione che da anni è stato previsto, ma non ancora realizzato) è da intendersi necessariamente come in precedenza “Struttura Operativa Complessa” (S.O.C.).

Il 18 novembre 2020 l’Assemblea dei Sindaci del CISA (Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale) che riunisce tutti i Comuni del Tortonese ha approvato un documento inviato all’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto sulla situazione socio-sanitaria del loro territorio, che pone le sue radici in contesti ampiamente pre-Covid.

In particolare, tra le altre cose, hanno proposto l’avvio di un confronto e di un tavolo di lavoro tematico al fine di realizzare un centro clinico di eccellenza, in sinergia con la valorizzazione della medicina territoriale.

Nel documento sono anche riaffermati i servizi e i potenziamenti minimi e indispensabili a restituire al presidio ospedaliero il ruolo di riferimento a tutela della salute dei cittadini residenti sull’intero territorio dei 40 Comuni che fanno parte del nostro Consorzio, già ribaditi nella lettera del Sindaco di Tortona del 5 novembre 2020.

In seguito, l’Assessorato alla Sanità ha dato mandato al CeSim (Centro Studi Interaziendale di Management Sanitario) di elaborare un piano per il potenziamento dell’Ospedale di Tortona, nei limiti che la normativa attuale prevede (decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; delibera Giunta Regionale 1-600 del 2014; Decreto Ministeriale 70 del 2015), per cui è già stata elaborata una prima bozza attualmente in visione presso l’Assessorato regionale.

Ritenendo prioritario l’attuale piano di potenziamento dell’Ospedale di Tortona in discussione presso l’Assessorato Regionale alla Sanità, la cui predisposizione non deve essere influenzata da interventi di più ampio respiro, pur attesi, come una modifica del Piano Sanitario Regionale, e la cui attuazione deve essere immediata, compatibilmente con i tempi necessari a superare la fase più critica dell’emergenza Covid-19,

il Sindaco e il Consiglio Comunale, in rappresentanza di tutta la comunità cittadina, chiedono al Presidente della Giunta Regionale del Piemonte Alberto Cirio e all’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi di avviare un confronto aperto e franco sui problemi della sanità a livello locale:
– per andare oltre i limiti della delibera di Giunta Regionale 1/600 del 2014 e garantire i servizi di cui la popolazione di Tortona e del Tortonese necessitano;
– per realizzare un potenziamento della medicina territoriale da sempre di cruciale importanza per monitorare lo stato di salute della popolazione e fornire cure tempestive;
– per considerare una revisione del Piano Sanitario Regionale successiva al piano di potenziamento.

Riteniamo che non sarebbe accettabile, quando sarà terminata l’emergenza del Covid, trovarci ancora a discutere di quale dovrà essere il futuro dell’ospedale di Tortona, esitando tra diverse possibilità. Adesso si devono prendere delle decisioni, adesso un percorso risolutore dev’essere condiviso, definito e comunicato con chiarezza”.