Tortona: la città della logistica abbandona la fondazione Slala

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Il sindaco Gianluca Bardone lo aveva annunciato sin dalla scorsa estate dopo le dimissioni di Bruno Binasco: “Valuteremo il programma del nuovo presidente che verrà nominato per poi decidere
se rinnovare o meno il sostegno del nostro comune”. Il tema era l’attività di Slala, la fondazione creata nel decennio scorso che sulla carta doveva favorire lo sviluppo della logistica in provincia, legato al Terzo valico.

In realtà, tanti soldi spesi tra convegni e altro ma di fatti concreti neppure l’ombra. Il successore di Binasco è stato il senatore Daniele Borioli, da sempre grande sponsor dell’alta capacità, ma il suo programma, esposto a settembre ai soci di Slala, non è piaciuto a Tortona poiché, ancora una volta, non si prevede nulla di reale per gli scali merci provinciali, come Alessandria e Novi Ligure-San Bovo, nonostante tante promesse.
Così, Tortona, la città della logistica per eccellenza, lascia la fondazione che doveva sviluppare proprio la logistica.

Uno schiaffo mica da ridere tra esponenti del centrosinistra, con i tortonesi già presi di mira nel Pd per altre questioni, fra cui proprio il Terzo valico. “Le ricadute previste sul territorio da Slala – dice l’assessore Davide Fara – non ci sono mai state. Con questa delibera proseguiamo con la dismissione delle quote del Comune nelle società non produttive”.
I costi sostenuti dal Comune per far parte della fondazione, sottolinea Fara, erano comunque esigui, aspetto che evidenzia ancora di più come quella nei confronti di Slala sia stata una scelta molto politica.

Lunedì, alle 20, il Consiglio comunale tortonese voterà la delibera proposta dalla maggioranza.