E’ stata approvata all’unanimità dall’assemblea dei sindaci del CISA (non ha partecipato alla votazione il sindaco di Pontecurone) la delibera che chiede alla Regione e all’assessore Icardi l’avvio di un confronto sulla situazione socio-sanitaria del territorio tortonese.

L’ospedale che i sindaci vorrebbero passa anche attraverso l’alleanza con i privati. Nel dispositivo si legge infatti che “In particolare, qualora non esista, come pare, una qualsiasi strategia di investimento sull’ospedale di Tortona che, al momento, non sembra essere visto come prioritario nelle politiche sanitarie pubbliche, propongono e sostengono a parità di costi per il pubblico l’avvio di un confronto e di un tavolo di lavoro tematico”, ovvero laddove il pubblico non abbia risorse si possa aprire un confronto di partenariato pubblico-privato.

“Sono molto soddisfatto – dice il presidente Gianni Tagliani –  perché nel documento attenzioniamo non solo la tematica che riguarda l’ospedale ma anche l’aspetto della sanità territoriale. E’ un punto di partenza per poter avviare un confronto con la Regione Piemonte, con le parti sociali e coloro che hanno titolo”.

Questi gli argomenti del confronto:
a) realizzare nei locali dell’Ospedale di Tortona un progetto di partenariato pubblico-privato finalizzato a creare un centro clinico di eccellenza con la riattivazione delle specialità soppresse e con il supporto dei servizi diagnostici, di quelli ambulatoriali estendibili, per servizio, al territorio. Ciò comporterebbe l’apporto di nuovi capitali, investimenti infrastrutturali più agili, aggiornamenti tecnologici costanti, riduzione della mobilità passiva e aumento di quella attiva, mantenimento sul territorio di elevate professionalità cliniche, maggior flessibilità del personale, efficienza gestionale e trasferimento know how ed innovazione. Il tutto con la regia e la governance pubblica;
b) applicare la formula migliore di sinergia pubblico-privato attualmente previsto dalla normativa (convenzione, project financing, partenariato pubblico-privato ) in grado di permettere investimenti privati in forme sufficientemente garantiti e trasparenti;
c) garantire che la componente pubblica assicuri i livelli di controllo nelle sue forme sia di costante supervisione sia di sorveglianza estemporanea;
d) incrementare l’attrazione per professionisti di alto livello clinico in territori che, altrimenti, difficilmente risulterebbero attrattivi per queste figure con un modello gestionale più snello e non ridondante, a vantaggio della sicurezza dei lavoratori e dei pazienti e della qualità dei servizi erogati;
e) formulare un modello di interazione pubblico-privato assicurando la governance dei processi da parte del Pubblico che non potrà essere derogata ma avrà la funzione di garanzia esclusiva a tutela del diritto alla salute;
f) legare chiaramente i servizi ospedalieri erogati al territorio evidenziando nella stessa offerta migliorativa il sostegno e l’incremento delle azioni distrettuali in termini di medicina del territorio;
g) incrementare e non penalizzare l’occupazione prevedendo anche forme di ulteriore integrazione e progressione nei percorsi professionali;
h) rafforzare gli uffici preposti al controllo valutativo della qualità, degli esiti e della programmazione con la governance pubblica che dovrà occuparsi del controllo dell’adeguatezza delle prestazioni fornite dal Privato ai bisogni della popolazione;
i) fornire un futuro ad un presidio importante come l’ospedale di Tortona, radicando i professionisti sul territorio, promuovendo azioni politiche che inducano il Privato a dedicare una parte significativa delle sue attività a far lavorare in elezione i medici pubblici;
​j) integrare l’Ospedale con il territorio recuperando il rapporto con il territorio del tortonese con i Medici di Medicina Generale, i Pediatri, gli specialisti ambulatoriali e coloro che operano distaccati dal nosocomio;
k) valorizzare il volontariato con accordi per accoglienza sia territoriali che ospedalieri condividendo la programmazione dei servizi erogati, integrare le reti dei servizi dalla rete riabilitativa ai percorsi nascita, governare congiuntamente i tempi di attesa della specialistica ambulatoriale e dei ricoveri incidendo, nella comunità più numerose, con una nuova offerta di servizi;
l) ripristinare con la proposta di collaborazione pubblico – privato in tempi brevi un Polo sanitario territoriale di eccellenza in grado di riattivare tutti i reparti specialistici preesistenti e realizzare un positivo raccordo con il sistema di Medicina Territoriale stante l’eventuale
indisponibilità di nuove risorse pubbliche a copertura di significative iniziative.

Il Sindaco di Tortona, Federico Chiodi, ha messo in evidenza i punti che riguardano l’ospedale. “Crediamo che i  i servizi e i potenziamenti minimi e indispensabili a restituire al presidio ospedaliero il ruolo di riferimento a tutela della salute dei cittadini residenti sull’intero territorio dei 40 Comuni che fanno parte del nostro Consorzio siano la riclassificazione del Pronto soccorso come DEA di I livello, la riapertura dei reparti di Cardiologia e Rianimazione (indispensabili per il DEA), la riapertura di Neurologia almeno come struttura semplice, l’attivazione di un day hospital pediatrico a supporto dell’ambulatorio, l’ampliamento degli orari degli ambulatori già presenti, il completamento ed apertura, nei tempi più brevi possibili, del nuovo reparto di Riabilitazione che da anni è stato previsto, ma non ancora realizzato, l’ aumento dell’organico in forza all’Ospedale per garantire l’efficienza dei servizi attuali ed in numero adeguato al potenziamento richiesto”.