Saldi partiti a rilento, ma con tante occasioni da non perdere

Dopo la prima settimana di saldi, l’Unione Commercianti di Tortona ne analizza l’andamento e le prospettive

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Tortona via Emilia
Una via dello shopping

Le vendite di fine stagione nei negozi di vicinato sono partite un po’ a rilento, forse a causa della pioggia o perché la gente era ancora in vacanza. Quanto alle previsioni, gli operatori della moda preferiscono restare cauti: il 60% dei negozianti si riterrebbe già fortunato ad eguagliare i risultati dei saldi invernali 2017; il 35% prevede invece risultati più modesti, vuoi per la contrazione dei consumi ancora in atto, vuoi per il cambiamento di certe abitudini, fra commercio on line e occasioni da rincorrere tutto l’anno; il 5% è invece più ottimista e confida di migliorare gli incassi.

orlando de luca
Orlando De Luca

«La stagione autunno-inverno quest’anno è stata sotto tono – dice il presidente dell’Unione Commercianti, Orlando De Luca -, soprattutto per le vendite dei capi più pesanti. La vera anomalia è stata il mese di ottobre, fiacco per tutti i settori, non solo per la moda, che purtroppo negli ultimi anni è stato uno dei più colpiti dalla crisi. Novembre è stato invece più brillante. A incidere positivamente sui fatturati è stato poi il Black Friday, una moda arrivata dall’estero e che ormai ha preso piede anche da noi, dove in qualche caso i cartellini con gli sconti sono rimasti in vetrina non solo l’ultimo venerdì di novembre, ma anche nei giorni successivi. Il problema è che molti consumatori l’hanno vissuta come una sorta di start up degli acquisti natalizi, così hanno addirittura anticipato i regali approfittando degli sconti».

Per i regali di Natale sono andati bene gli articoli di maglieria e gli stivali, poi accessori come borse, sciarpe e cappelli.

«E’ ovvio che, con i saldi al via il 5 gennaio, molti hanno preferito rimandare lo shopping a questa data – aggiunge De Luca -, per rinnovare il guardaroba spendendo un po’ meno, anche se ormai il mercato – off line così come on line – si è abituato a sconti, offerte e promozioni tutto l’anno. I consumatori aspettano tutte le occasioni per risparmiare e non è facile per un negoziante incentivare le vendite senza ritocchi al prezzo e se un tempo si approfittava dei saldi per concedersi qualche acquisto sfizioso, oggi si aspettano per acquistare i capi necessari. Non c’è un vero incremento delle vendite, sono le stesse ma spalmate in periodi dell’anno differenti».

E aggiunge: «I saldi sono partiti un po’ a rilento in generale, un buon movimento nei negozi con saldi importanti, ma senza i picchi degli anni passati. Le prime due settimane saranno al solito le più brillanti, poi ci sarà il consueto calo fisiologico, a meno che il clima non riservi altre sorprese come una nuova ondata di freddo polare».

Il sistema distributivo tradizionale della moda ha dei competitor che si chiamano commercio on line, outlet ed altri ancora, che hanno tra i loro punti di forza la politica del prezzo. «Noi non siamo d’accordo con quella politica – dice De Luca -, ma non avrebbe senso ingessarsi in regole che appartengono ad un mondo che non c’è più. Bisogna anzi sfruttare al massimo la flessibilità che può consentirci di competere con successo con queste diverse realtà, che, piaccia o non piaccia, non sono anomalie transitorie ma soggetti con i quali dovremmo confrontarci sempre. I negozi di vicinato caratterizzano la nostra città, il nostro centro storico e le nostre periferie e li rendono unici illuminando i quartieri e presidiando le vie e quindi bisogna tutelarli in tutto e per tutto, ma qui deve scendere in campo la politica sia a livello nazionale che a livello locale».